mercoledì 16 settembre 2009

30 agosto: Triathlon Olimpico di Sarnico - No draft

Spostato lo sprint dell'Idroscalo a ottobre, sparito Mergozzo e non ripetuto quello di Verbania dello scorso anno, non sapevo se il 6 settembre ci sarebbe stato quello di Pella (per Age Group), ma volevo gareggiare...quindi mi è toccato buttarmi sul mio primo Olimpico, il più difficile del calendario: Sarnico.
Affascinante, rinomata tra i triatleti, mi piace l'idea di questa "sfida".

Sfrutto agosto per allungare un pò le distanze: ormai faccio 13-14km a piedi tranquillo e la mia velocità e arrivata ai 4'40-4'30/km sui 10.000, in bici sono ai miei livelli migliori (relativi, ovviamente, però viaggio tanquillo come mi piace), i 32km/h di media su percorsi ondulati mi van bene. Nel nuoto son messo male, troppi pochi allenamenti, pur sfruttando la vasca da 50m di Moriggia bisognerebbe andarci quasi tutti i giorni ma è fuori discussione...i 1500m li faccio tranquillo, però piano piano...42min circa.

Arriva la gara. Errori da principiante, quale in effetti sono.
Primo: parto giusto da casa, viaggio tranquillo arrivo presto (2h e passa prima) e invece di andare al bar a far pipì e caffè mi viene la malsana idea di provare il percorso bici con la macchina, tanto faccio presto. Morale sbaglio le strade, non ho capito bene il percorso, perdo un ora, arrivo tardi e non c'è più parcheggio e ancora devo far sta benedetta pipì.
Secondo: parcheggio lontano, tiro giù tutto ma mi dimentico la borraccia...ciò avrà ripercussioni notevoli. Un mio compagno di squadra mi dice "non preoccuparti, in cima alla salita danno le bottigliette d'acqua" così parto tranquillo.
Poco tempo per preparare tutto e piove pure, non tanto ma metto le gomme a 7atm per sicurezza, temo un sacco la discesa. Finalmente faccio la pipì e mi infilo la muta.

Partenza! acqua scura che dopo pochi metri mi rivela una brutta realtà: fondo basso e alghe fino al pelo dell'acqua, cespugli di verdura schifosa in cui buttarsi con le braccia e le mani...però tengo la coda del gruppo per un bel pezzo, fino a che non si cambia verso di percorrenza...c'è la corrente ed è contro! gli altri se ne vanno, io piglio traiettorie storte, il fondo è più vicino e le alghe dan davvero fastidio...gia son lento di mio, così è un vero casino. Spostandomi verso il centro cerco meno alghe ma c'è anche più corrente...non se ne esce, fatico fino alla boa arrancando finchè non ricambio verso e ho di nuovo la corrente a favore prima dell'uscita dall'acqua.

Voilà T1, prima transizione, da tanto che mi preparo: tira via un braccio, poi l'altro, muta alla vita, arrivi alla bici giù la muta sotto il ginocchio, tiri via i piedi è la parte peggiore, avevo già visto che la muta è un pò lunga però gliela fo, pettorale in vita dietro la schiena, casco e via, sulla sella a infilare le scarpe al volo e allacciarle, dopo aver preso un pò di velocità...tutto bene

peccato che nel tirar via la muta ho tirato via anche il chip alla caviglia! porc...niente intertempo in bici...
Parto bello lanciato e primo inconveniente: mi scappa la pipì...evidentemente l'aver perso tempo in mattinata non mi ha fatto scaricare bene, ma non mi posso fermare a 38 all'ora, perderei troppo, devo fermarmi in qualche tratto lento così perdo meno...Quindi aspetto l'inizio della salita, però non riesco mica ad andare veloce come vorrei

Parte la salita e subito mi accorgo che è durissima, fatta in macchina non rendeva, è un muro!. Vado su col 39x25 e rimpiango il 29 che volevo ma poi non ho messo perchè tanto "sulla locandina son solo 7km al max al 9%, ce la faccio"

Non sono 7 ma 9 i km, e altro che 9%, si supera il 10 abbondantemente! Vabbè, spingo e bom, non posso fare altro, tanto allenato lo sono, recupero 3-4 persone e cerco un ritmo decente. Solo che è lunga e non molla mai!
A metà salita o forse più vedo l'omino con le bottigliette d'acqua...benedetto! ne prendo una e inizio a bere, forse sotto sforzo non è il massimo però...piccoli sorsi...

Discesa, cioè il cartello dice inizio discesa pericolosa ma in realtà è un tratto in falsopiano in quota dove bisogna spingere e io invece mi aspetto che scenda e non lo fa mai! Quando inizia a scendere e cerco di pennellare un pò le curve ma un insetto mi punge sul labbro inferiore, un male! sento il labbro che si gonfia mentre vado giù rallentando un pò, poi passa il male e finisce anche la discesa...il tratto piatto del ritorno non dovrebbe presentare difficolta ma...c'è il vento contro, e pure forte! Non c'è tregua...

Cambio. T2, giù la bici (mi perdo un pò...) via il casco e su le scarpe. C'è già gente che ha finito e tira via le bici dalla Zona Cambio...tristezza, son proprio lento! Mi butto sulla corsa pensando che dovrebbe essere un piacere, son preparato e vorrei recuperare qualcuno davanti ma alè, altro imprevisto: un male tremendo agli addominali, ho lo stomaco gonfio e non riesco a pensare al perchè...forse troppa acqua, come a Gaggiano, però ho bevuto solo mezzo litro. oppure ho preso freddo in discesa, col body bagnato. Un ciclista normale quando fa la discesa mette la mantellina, i triatleti no, anzi, non solo, ma viaggiano col body bagnato come niente fosse...davvero uomini di ferro...

però non ho malessere, le gambe vanno, è l'addome che è in crisi, forse devo allenare di più gli addominali, però mi sembra strano.

A un certo punto sento nella pancia proprio il rumore di "sguazzo", ogni passo è come se avessi lo stomaco mezzo pieno d'acqua che sciaborda qua è la...possibile che quel mezzo litro d'aqua sia rimasto lì? Non me lo so spiegare ma intanto i primi 5km se ne sono andati in 27min...io puntavo ai 22'30...ho già capito che sarà dura, più che altro resistere all'addome contratto. Seconda tappa a far pipì...è evidente che avevo troppi liquidi in corpo e forse si rifiutava di accettarne altri...
vabbè, resisto perchè ci tengo, non voglio camminare! tanto le gambe non mi fan male, così arrivo al traguardo, bellissima l'accoglienza, uguale a quella dei primi, gran soddisfazione! (ma mi arrovello ancora per capire cosa c'ho a sta pancia)

In conclusione son contento di averlo fatto, un anno fa non avrei neanche mai pensato di riuscirci, mi son preparato meglio che potevo, devo migliorare il nuoto allenandomi più spesso (un pò di istruttore personalizzato mi farebbe bene, ma principalmente mi devo allenare di più) e non commettere più errori da principiante.
Bello e affascinante, però nuotare nelle alghe no, per la miseria!






martedì 1 settembre 2009

26 luglio: Ossola Trail

Stagione triathlon un pò messa male come date e gare: doveva esserci uno sprint a Milano ed è stato spostato ad Ottobre, doveva "forse" esserci uno sprint a Mergozzo il12 luglio per Age Group ma è saltato causa impossibilità della chiusura del traffico sulla frazione bici. Dovrebbe esserci lo sprint a Verbania come l'anno scorso ma non ve ne è traccia sul web...
Che faccio a luglio?
Mi butto sulle gare di corsa. Mezza maratona Ossola Trail. Col mio collega Marco ci iscriviamo, sembra bella, bei posti, zona Mergozzo che non ho mai visto. Proviamo.

Eccoci alla partenza, c'è anche Giovanni del mitico trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Sembra bello tonico e preparato, anche gli altri non son da meno, e ci chiediamo se per caso non siamo un pò fuori posto in mezzo a gente così tosta...

Partenza, subito ci si inerpica su un monte, sentierino di montagna, non si può correre se non per brevi tratti, più che altro ci si inerpica...su, giù, tratti con corda a cui appiggliarsi, rocce, rocce e a ncora rocce...mezz'ora per far 2 km!
Finalmente si scollina, discesa su pietroni sconnessi, io con le scarpe da triathlon che è come aver su due calzini, però si va.
Il problema è dopo. Finita la discesa si corre su sterrato e su asfalto, in piano, finalmente si corre ma son già passate quasi 2 ore! Non sono abituato al fondo così disomogeneo e accolgo la nuova salita come una benedizione, almeno cammino! si sale ancora ma la strada è buona, non come la prima salita. Si sale molto, la sensazione è che altro che i 550m di dislivello annunciati nella locandina. Arrivati in cima ristoro, mi ricongiungo con Marco e iniziamo la nuova discesa, sempre pietroni disconnessi a gradini. Lì iniziano i dolori, i quadricipiti non ce la fanno più, una fitta ad ogni passo...e lì arriva Giovanni, che avevamo lasciato sulla prima salita e che scende come una furia saltellando sulle rocce...t'è capì? Lui fa la 35km...
Finalmente il fondovalle, penso che orami è finita, fatti i conti sui 21km ormai dovremmo esserci.
E invece no! i km son 25, il fondo sempre sterrato al sole o erba o strappetti...non ce la facciamo più, alterniamo corsa a cammino e mannaggia a me che ho saltato l'ultimo ristoro credendo vicino il traguardo. Ormai è una sfida a finire.
E poi finisce.

Vacca boia che fatica! Conclusioni: quando si legge trail, si straccia la locandina!
3h35min di massacro, quando avevamo previsto un 2h30 al massimo...mai più. Richiede allenamento specifico, non il running collinare mio.
Posto molto bello, ci tornerò con la family, ma fatemi fare il triathlon nel lago!